Festa di San Sebastiano Martire (Palazzolo Acreide)
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I festeggiamenti in onore di San Sebastiano Martire che si svolgono a Palazzolo Acreide (SR), cittadina barocca alle pendici dei Monti Iblei, sono il chiaro segno di una grande devozione. Una festa religiosa che conserva nei tratti distintivi tutte le ritualità dei secoli passati. Le ricorrenze per la Festa di San Sebastiano Martire sono due e si protraggono per molti giorni. La prima è fissata per il periodo che va dal 20 al 27 gennaio, con una connotazione più strettamente liturgica e religiosa. La seconda si svolge, invece, dal giorno 8 al 17 agosto, con il trionfo di pubblico e spettacolarità del 10 agosto.
Una devozione secolare
La devozione legata al santo affonda le sue radici in tempi molto antichi e la si fa risalire al XV secolo, epoca in cui si ritiene fu allestita in onore di San Sebastiano una cappella nella splendida Chiesa dell’Annunziata. Le motivazioni di questa fedeltà, a quello che poi divenne il Santo Patrono di Palazzolo, sono da ricercare nelle grazie e protezioni a lui attribuite in vari periodi in cui il morbo della peste decimava le popolazioni. Le origini della festa si fanno risalire, invece, al 1603. Anche allora la celebrazione si protraeva per otto giorni, con spettacolari festeggiamenti, corse di cavalli, luminarie distribuite per il paese, fuochi pirotecnici e giochi di piazza, tutto all’insegna di una grande spensieratezza e allegria. Alla ricorrenza del 20 gennaio, giorno del martirio di San Sebastiano, si affiancarono, nel 1712, i festeggiamenti estivi, sostituendo per quel periodo gli antichi festeggiamenti della Madonna Odigitria, che si svolgevano il 10 agosto.
Questa scelta, che si conserva fino ai giorni nostri, aveva numerose motivazioni pratiche e strategiche. In primo luogo, segnava la fine di un ciclo naturale e l’inizio di un altro. Le messi erano state raccolte e ci si accingeva alla preparazione della nuova annata agraria, quindi, le offerte al santo avrebbero potuto essere molto più cospicue e generose. Le stabili condizioni climatiche estive avrebbero assicurato un sereno svolgimento dei festeggiamenti. Inoltre, a seguito delle differenti ondate migratorie che hanno caratterizzato a più riprese alcuni periodi del ‘900, si offriva l’opportunità agli emigrati di potere essere presenti ai grandiosi festeggiamenti per San Sebastiano martire, durante le loro ferie.
La festa estiva in onore di San Sebastiano a Palazzolo Acreide ha mantenuto le antiche connotazioni gioiose e spettacolari del passato. Ma se ad un osservatore esterno alcuni tratti possono apparire come francamente folkloristici, in verità si tratta di una manifestazione euforica e appassionata di una devozione sentita e partecipata sia dai giovani che dagli adulti. Un rito collettivo d’invocazione al santo difficilmente riscontrabile in altre festività religiose. Si chiedono grazie e si ringrazia per quelle ricevute, si affidano alla benedizione di S. Sebastiano i neonati, si fanno laute offerte, si partecipa all’evento con l’onore di chi vuole dedicare al Santo il proprio tempo e la propria fatica, e soprattutto si tramanda questa fede da generazione a generazione.
I festeggiamenti estivi per San Sebastiano Martire
La Festa di San Sebastiano Martire è articolata in ben 10 giorni, dall’8 al 17 agosto, durante i quali vengono allestite mostre fotografiche, si tengono concerti ed altri eventi di carattere culturale. Ma il giorno più atteso, importante ed emozionante di tutta la celebrazione è il 10 agosto, con l’uscita del santo tra la folla. Si tenga presente che la statua di S. Sebastiano viene custodita in una nicchia dell’altare della basilica a lui dedicata e celata dietro un lungo drappo rosso. In altre parole, il santo si mostra solo per le ricorrenze dei festeggiamenti in suo onore, quasi fosse un’apparizione miracolosa.
Alla vigilia, il 9 agosto, le porte della Chiesa di S. Sebastiano vengono chiuse ai fedeli. Ad alcuni giovani si concede l’onore di vedere prima di tutti gli altri il volto del santo e di rivestirne il simulacro con il suo medaglione, l’aureola e le frecce del martirio. Sarà solo alle nove di sera che le porte si aprono per il rituale della svelata. Ai piedi della nicchia, ancora coperta, una moltitudine di giovani devoti, le braccia alzate al cielo, ne sollecita l’uscita con urla e invocazioni. All’emozionante comparsa del simulacro del Santo, tra giubilo e applausi dei fedeli, si procede con il rituale del bacio da parte di un’ordinata fila di fedeli.
La mattina del 10 agosto per le vie di Palazzolo inizia il giro del pane. Un drappello di giovani, tra stendardi colorati e i suoni ritmati della banda, spingerà a mano per le vie del paese un carretto, dove verranno custodite e raccolte le caratteristiche cuddure votive, grosse e croccanti ciambelle di pane decorato, offerte dai devoti al santo. Queste verranno poi portate al sagrato della Chiesa di S. Sebastiano, benedette e quindi distribuite ai fedeli in cambio di una offerta. La tradizionale uscita del Santo è prevista per le ore 13.00. Il corteo è aperto dal reliquario, che si dice contenga un frammento dell’osso del santo, ma il momento più suggestivo e spettacolare si avrà all’uscita del fercolo di S. Sebastiano. Di fronte una folla di migliaia di persone, radunatesi da tempo davanti il sagrato, esplode un trionfo di colori fatto di migliaia di nsareddi, strisce di carta colorata, lunghe 2 mt, e coriandoli di carta coloratissimi, lanciati in aria da centinaia di mortaretti, sistemati sia sulla facciata della chiesa che sulla scalinata.
Lungo il tragitto i fedeli fanno offerte in denaro che verranno disposte in caratteristiche ghirlande, mentre altri offriranno simbolicamente al santo i loro neonati, sollevandoli all’altezza del simulacro, affinché li protegga per la vita. Un altro momento toccante è la salita di via Fiumegrande. Il carro processionale con il fercolo del santo è condotto a spalla e pesa quasi una tonnellata. Per aiutare i portatori ad affrontare l’enorme fatica, nonché il pericolo, di condurlo su una strada in grande pendenza, i fedeli che precedono la processione formano una esemplare catena umana per trainarli fino alla fine della salita. Solo alle 15 .30 il santo fa rientro in chiesa. La sera verrà nuovamente condotto in processione, ma la processione serale assumerà connotazioni più solenni ed eleganti, mentre il fercolo verrà collocato su un più comodo carro con trasporto a motore. L’ultimo giorno dei festeggiamenti, il 17 agosto, verrà ripetuta la processione serale ed alla fine della serata la statua di San Sebastiano sarà nuovamente collocata nella sua nicchia, per restare velata agli occhi dei fedeli altri sei mesi.