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Si tratta di un piatto di verdure in agrodolce, un insieme di ortaggi fritti, quasi sempre melanzane, condite con sugo di pomodoro, sedano, cipolla, olive, capperi e una salsa di zucchero e aceto.La Caponata è un contorno ricco e saporito, tipico della cucina siciliana di cui oggi troviamo molte varianti tutte accomunate da una cosa: gli ingredienti principali sono verdure di diverso tipo, tutte tagliate più o meno della stessa misura.
Oggi in Sicilia si preparano diverse varianti della caponata con l’aggiunta di altri ingredienti in base alla regione: per esempio a Catania si utilizzano anche i peperoni rossi e gialli, a Palermo si prepara con melanzane, olive verdi, sedano e pomodoro, e ad Agrigento con l’aggiunta di peperoni ed olive nere invece che verdi.
La caponata è uno dei più noti contorni siciliani e affonda le proprie radici nella tradizione povera.
L'origine di questo piatto è incerta anche se per qualcuno deriverebbe da “capone”, termine dialettale per indicare la lampuga, un pesce che abbondava sulle tavole degli aristocratici, servito con la salsa in agrodolce tipica della caponata. La gente del popolo, non potendo permettersi un cibo così costoso, lo avrebbe sostituito con le melanzane, sicuramente più a buon mercato.
La prima volta che la caponata venne menzionata risale al 1709 quando l’Etimologicum Siculum di S.Vinci la defini “acetarium et variis rebus minutium conficis” ovvero “un’insalata e varie piccole cose cotte”.
Gli ingredienti venivano scelti e accoppiati secondo i ritmi della natura e delle stagioni, con verdure provenienti dal proprio orto o da quello del vicino.