Sono i frutti del Caccamo, cioè il Bagolaro. Sono dolcissimi e, un tempo, venivano venduti per strada. Rientrano tra i frutti siciliani ormai dimenticati: scopriamoli meglio insieme. Ci sono frutti che ormai appartengono al passato. Sono rimasti nella memoria di alcuni, come un ricordo che riporta indietro all'infanzia. Tra questi ci sono anche li caccami: frutti dolcissimi che si vendevano per strada insieme al "cannolo", una specie di cerbottana fatta con la canna, che serviva per lanciarsi addosso il nocciolo dopo avere mangiato la polpa.
Il frutto della pianta di bagolaro è una piccola drupa di forma sub-sferica dalla dimensione di un’oliva. Cambiano colorazione con la maturazione, passando dall’iniziale verde, al giallastro e al nero.
Si tratta di frutti eduli, dal sapore leggermente dolciastro, con poca polpa ma che rappresentano una buona fonte di fibre alimentari, proteine e vitamine.
Sono molto graditi agli uccelli, che successivamente, con la digestione, spargono i semini, contribuendo a diffondere la pianta.
Le proprietà delle foglie del bagolaro sono molteplici, per cui sono spesso usate in fitoterapia.
Sono astringenti, antidiarroiche, rinfrescanti.
Ottime da secche per la preparazione di tisane, infusi e decotti. Sono indicate soprattutto per problemi all’intestino o, per uso esterno, per disinfettare la bocca in caso di gengiviti.
Il frutto del bagolaro, non avendo molta polpa, non viene consumato fresco. Ad ogni modo, è da sempre usato in alcune trasformazioni in cucina, come confetture e liquori.